Ci sono moltissimi modi per esprimere i propri sentimenti: con dei fiori, un messaggio speciale o una telefonata, un bigliettino lasciato nell’ingresso, uno sguardo o anche un silenzio.
Io penso che il buon vecchio detto, “La via per raggiungere il cuore di un uomo passa per il suo stomaco”, si possa sempre tenere presente. Il cibo e l’amore vanno di pari passo, sono un connubio inscindibile.
Vi propongo quattro ricette e sentendomi particolarmente impertinente ho scelto di fare entrare in gioco un cibo afrodisiaco come il cioccolato. Se siete in vena di romanticismo non resisterete a leggere questo post e alla fine deciderete voi cosa cucinargli.
Iniziamo subito dalla spesa degli ingredienti fondamentali: cioccolato fondentissimo a cubi, cacao amaro in polvere, dragees per decorare la torta, gocce di cioccolato e scorze di arancio. Quando devo comprare cioccolato per dolci veramente buono vado da Leonidas. A Imola fortunatamente c’è un piccolo negozietto Leonidas dove i cioccolatini sono sistemati elegantemente su vassoi allineati e spiccano tra le righe bianche e nere della tappezzeria. Gabriella, la proprietaria, li tratta come piccoli gioielli e tutte le volte che vado da lei a comprare il cioccolato per i dolci mi convince ad assaggiarne uno nuovo. Usa termini per colpa dei quali è impossibile resistere all’assaggio, che un cioccolatino sia un “tripudio di golosità'”, una “dolce perversione”, o “un unione azzardata e sublime” di due ingredienti, non può che aumentere la mia voglia di cioccolato. Dopo un caffè passo da lei, facciamo due chiacchere e mi prendo il mio bon bon preferito. È il cioccolatino chiamato Manon, fresco come una piccola brioche di pasticceria, non è altro che uno sottile strato di cioccolato bianco che contiene una crema al caffè e nocciola intera. I Leonidas sono infatti cioccolatini freschi, come pasticcini, poiche’ non contengono conservanti e quindi hanno una durata limitata: entro venti giorni dalla produzione devono essere distribuiti, venduti e consumati, quindi gli ordini sono settimanali. Questa cosa mi affascina perchè al giorno d’oggi è una gran cosa!
Un giorno ho raccontato a Gabriella di aver letto che nell’ottocento, l’inglese Cadbury ebbe l’intuizione di associare il cioccolatino ai fiori facendolo diventare un dono romantico con implicazioni afrodisiache. Immaginando quindi vassoi di cioccolatini dai ripieni cremosi e voluttuosi, abbiamo pensato di fare questo post. Ci siamo trasportate nei caffè parigini o praghesi, dove in salottini con tappezzeria bordeaux, tende di pizzo e lampadari di cristallo, ricche signore con cappelli di raso decorati da piume e rose prendevano i cioccolatini con dita frementi fasciate da morbidi guanti di seta. Quasi sentendosi in colpa per quel peccato di gola, sorridevano dietro tovagliolini di lino ricamato. Adoro descrivere queste immagini di tempi perduti.
L’altra mattina una mia amica è venuta a trovarmi, abbiamo fatto una passeggiata per Dozza chiaccherando a lungo di passione e amore. Raccogliendo melagrane, mi ha scattato queste foto che seguono. Abbbiamo riso molto ripensando a vecchie storie d’amore vissute con quel pathos adolescienziale davvero unico. Io ho una mia teoria sul concetto di passione amorosa sulla quale non ho molta elasticità. La passione ci insegna ciò che la ragione da sola non è in grado di fare, per questo ritengo che diverse persone credano che vivere una passione sia semplicemente abbandono ad un istinto impetuoso, la associano all’idea di un delirio che inibisce la capacità di guidare le emozioni e di controllare gli istinti, in parole povere “aver perso la testa”. Secondo me, in realtà, vivere una passione, significa essere travolti da un intenso coinvolgimento emotivo e sensoriale, causato dalla liberazione del proprio sentire nei confronti dell’altro, che non è un modo traumatico di subire gli eventi, ma un profondo contatto con una realtà interiore. È un rapporto collaborativo fra sentimenti e ragione che crea un’unica magia in grado di vivere un grande amore. È una sensazione che non si può toccare, ma che senti forte dentro di te, la respiri senza tuttavia riuscire a trovare plausibili spiegazioni, sai solo che ti rende felice; poi successivamente l’amore e la ragione mostrano la personalità. La passione, secondo me benchè si dica, può trasformarsi in amore e quindi in affetto esattamente come nell’innamoramento.
Avevo letto, magari può interessarvi, su un giornale “da sala d’aspetto”, che osservando il volto, lo sguardo e il portamento di una donna o di un uomo è possibile comprendere se potenzialmente può vivere un rapporto di intensa passionalità o no e che certe espressioni del viso o movimenti del corpo hanno la capacità di suscitare personali emozioni volte a farci decidere se la persona in questione fa al caso nostro, quindi fin dal primo incontro, la bellezza è importante, ma non è fondamentale. Io penso che per la nostra mente siano sufficienti pochi secondi per formarsi un’idea su di una persona, per il resto del tempo la mente cercherà conferme. Ciò significa che nelle relazioni, la prima impressione, è fondamentale.
Ora passiamo a quello che a noi interessa veramente, cioè cucinare cioccolato. Prima di tutto mettiamo un grembiulino, nessuno ci vieterà di mettere un dito dentro alla ciotola del cioccolato sciolto per assaggiarlo e di pulirlo poi nel grembiule. I miei a fine preparazione sono sempre coperti da simpatici disegni macchiosi. Ricordiamoci che cucinare riguarda sempre il concetto di comunità e spesso cucinare per qualcuno è un segno d’amore. Apparentemente il cioccolato contiene delle sostanze simili alle droghe che fanno si che provochi dipendenza e agisca come stimolante antidepressivo ed eccitante. Hanno effetti stimolanti simili alla caffeina, agiscono sui centri umorali del cervello e generano una sensazione di buonumore, queste sostanze riescono addirittura a creare in noi una sensazione simile all’ innamoramento.
Partiamo dalle proposte per la cena: tagliatelle di cacao con fonduta di parmigiano, nodino di vitello brasato al cacao amaro e vino rosso e per dolce una torta al cioccolato fondente molto cremoso decorata con cioccolatini che per quel che mi riguarda sono sempre rigorosamente Leonidas. Non dimenticate durante la preparazione di tutte le pietanze, di tenere sempre sopra gli ingredienti delle viole del pensiero, se lo farete lui non potrà mai più dimenticarvi.
Le tagliatelle al cacao sono molto semplici da fare e con il parmigiano si sposano benissimo. Non preoccupatevi per la sfoglia, non è diversa da tirare rispetto alla classica, l’unica differenza è la cottura, in questo caso occorrerà qualche minuto in più.
Le tagliatelle le potrete fare anche il giorno prima e riporle nel congelatore e quando l’acqua bolle le tufferete nella pentola ancora congelate. La fonduta è veloce ed immediata la potrete fare direttamente ai fornelli mentre chiaccherate, un attimo prima di scolare la pasta.
Ora passiamo alla preparazione del brasato. Ho scelto come tipo di carne un girello di vitello, non è una carne pesante e neppure impegnativa da cuocere, sarà brasata nel vino rosso aromatizzato al cacao amaro e miele. Basteranno un paio di ore di cottura e una volta riposta la pentola sul fuoco si cuocerà da solo. Oltre ai petali di viole del pensiero ho utilizzato un sale speciale per saporire la carne, è aromatizzato alle rose con boccioli essicati. La rosa non è solo il simbolo dell’amore ma anche dell’ammirazione e sarà utile averne un po’.
Giunge ora il momento della torta. Solitamente il dolce mi piace servirlo in porzione monodose ma parlando di cioccolato, una torta come si deve e ben decorata è spettacolare e affascina. La fetta di torta commuove sempre un pò, ha quel che di golosià infantile che ricorda le torte di compleanno. Questo è un dolce molto semplice ma dai toni golosi, è un morbido Pan di Spagna con sopra uno strato di cremoso al cioccolato fondente. Durante la preparazione saranno fondamentali non solo i petali delle viole del pensiero ma anche molta sensibilità. Ricordatevi che se mentre amalgamate gli ingredienti il cioccolato si innamora dello zucchero, lui si innamorerà perdutamente di voi.
Un consiglio sull’ambiente: basterranno un pò di fiori, un bel piatto o un oggetto che da originalià alla tavola, perchè un luogo entri nella memoria e nel cuore. L’ambiente farà parte del ricordo della serata.
Per ultimo, in coda alle altre, vi lascio una ricetta per la colazione del mattino. Le brioche che vi propongo sono davvero strepitose, non fatevi impressionare dal colore scuro. Potrete servirgliele insieme ad una spremuta di melograno, quest’ultima è ottima per un post sbronzetta da vino da cenetta intima. Stupitelo davanti alla meraviglia di una melagrana aperta con chicchi rosso fuoco appena spremuti poi con lo stesso stupore troverà dentro alla brioche gocce di cioccolato fondente mescolate a crema pasticcera, scorzette d’arancia e bricciole di Pan di Spagna. Meravigliarsi è il primo passo della ragione verso la scoperta.
Infine sarà meglio dargli un caffè…doppio!
Penso che se sei veramente in vena di smancerie la modalità più carina per iniziare la giornata sia quella della colazione a letto. Non c’è niente di meglio di sapere che hai tempo a disposione per poltrire a letto e di sentire arrivare un vassoio in camera dal tintinnare dei cucchiaini sulle tazzine e dal profumo del caffè.
Se mentre fate colazione vedrete uno “strano” sorriso stampato sul suo volto, quello sarà il frutto di sogni notturni da vittime del cioccolato e sarà come se vi dicesse che è già un pò innamorato di voi.
Le affinità elettive, a livello umano, sono passioni che non si riescono a reprimere perchè -sempre a mio parere per l’amor di dio non mi metto sul pulpito- determinano il destino delle persone: senzazioni dell’anima contro cui nulla possono la ragione, l’intelligenza, la cultura e la coscienza. Possono solo assoggetarsi, insomma, detta come va detta, non ci sarà “santo che tenga”. Se ci pensate bene qualunque sia l’argomento, l’assenza di passione non porta a nulla di concreto, al contrario la sua presenza renderà qualsiasi cosa irresistibile e credibile.
Il cioccolato è caratterizzato da varie vicissitudini legate a scoperte, schiavi, guerre, intuizioni, viaggi e uomini potenti ed esattamente come una storia d’amore, la storia del cioccolato è stata una passione potente e dolorosa. Solo per il cioccolato, solo per una storia d’amore.
Dosi per quattro persone.
150 gr di farina
2 uova
20 gr di cacao amaro in polvere
250 gr di parmigiano
200 ml di panna
Impastare le uova, la farina e il cacao e farne un panetto. Lasciarlo riposare un oretta avvolto in uno strofinaccio e tirarla a mano.
Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua leggermente salata, mentre le tagliatelle cuociono scaldare la panna.
Quando inizia il bollore spegnere il gas e amalgamare il parmigiano grattugiato. Fate questa operazione gradualmente, in questo modo deciderete voi la consistenza della fonduta.
Girello di vitello brasato al vino rosso e cacao
Circa 700/800 gr di girello di vitello
Un gambo di sedano
4 carote
Un mezzo porro
Due cucchiai di miele a scelta
Mezzo litro di brodo vegetale e molto leggero
Una bottiglia d vino rosso
2 cucchiai colmi di cacao amaro
Rosolare il pezzo di carne (già salata sfregandolo con le mani) su fiamma viva in un filo. Togliere il pezzo di carne dalla pentola e rosolare nel fondo tutte le verdure tagliate a rondelle. Riporre nuovamente il pezzo di carne insieme alle verdure e aggiungere il vino, il brodo, il miele e il cacao. Abbassare la fiamma e lasciare sobbolire fino a quando il liquido non si sarà ristretto e la carne risulterà con la prova forchetta tenere e sfaldabile. Passare tutto il fondo di cottura nel setaccio cinese in modo che i pezzi delle verdure vengano eliminate e la salsa sarà densa e scura. Rimettete il sugo insieme alla carne e al momento di scaldare la carne per servire la pietanza, aggiungete un pò di brodo. Se la salsa vi sembra troppo saporita mettete acqua al posto del brodo. Tagliare a fette e se volete servire la carne con un contorno potranno stare bene delle semplici melanzane al forno.
Torta al cioccolato con cremoso fondente
Occorrerà per questa torta uno stampo con la scanalatura sulla base.
100 gr di cioccolato fondente
150 gr di zucchero
50 gr di burro
150 gr di zucchero
100 gr di farina
3 uova
1 cucchiaino di lievito per dolci.
Per la farcitura.
50 gr di burro
250 gr di cioccolato fondente
200 gr di latte
Cioccolatini di vari gusti per decorare.
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina e il burro sciolto insieme alla cioccolata. Per ultimo il lievito.
Infornare a 180 gradi per circa 20 minuti.
Per la farcitura sarà sufficiente sciogliere tutti gli ingredienti, poi una volta sciolti e ben amalgamati, colare la crema sulla pasta della torta sul lato con la scanalatura in modo che faccia da contenitore. Lasciare riposare e decorare a piacere.
Brioches al cacao ripiene.
Per circa 10 brioche al cacao.
500 gr di farina
80 gr di latte
20 gr di lievito di birra
3 uova
80 gr di zucchero
140 gr di burro
50 gr di cioccolato fondente fuso
15 gr di cacao amaro in polvere
Per il ripieno
120 gr di Pan di Spagna sbicciolato
250 gr di crema classica
50 gr di gocce al cioccolato
30 gr di scorzette di arancio
Un cucchiaio di liquore all’amaretto.
Queste brioches sono state ispirate da una ricetta di Luca Montarsino pubblicata sul libro “Peccati al cioccolato”. Ho modificato alcuni dosaggie ed eliminato qualche ingrediente per allegerirle un pò.
Partiamo dalla pasta: sciogliere nel latte tiepido il lievito di birra, aggiungere tutti gli ingrediente secchi e amalgamare. Sciogliere il burro con la cioccolata ed unire all’impasto. Fare riposare in frigorifero per almeno 40 minuti.
Preparare il ripieno amalgamando la crema alle gocce di cioccolato, il Pan di Spagna, le scorze di arancio e il liquore.
Formare dall’impasto 10 palline e stenderle a sfoglia lasciandola spessa circa 5 ml, posizionate al centro la farcitura e chiudete la sfoglia come un fazzoletto. Appoggiare la parte chiusa della pallina alla teglia del forno. Cuocere il forno caldo a 190 gradi.
Cappelliere:
Appuntamento con il Decoro, Dozza