Il giardino pensile nasce da un idea molto romantica, ed è immediato il riferimento ai Giardini pensili di Babilonia voluti da Nabuchodonosor II per la sua amata moglie. Arrivata da terre lontane coperte di verde e fiori sentiva troppo la mancanza delle sue origini e per farle tornare il sorriso costruii questi architettonici giardini con un sistema idraulico molto complesso. Un’altra leggendaria versione vuole che i giardini fossero voluti dalla regina Semiramide, rimasta vedova volle per se questo luogo per poter trascorrervi gran parte della giornata, la sera invece, si racconta raccogliesse rose fresche. Qualunque sia la versione che si sceglie, il giardino pensile è stato creato per assecondare il desiderio di una donna e le fonti parlano di un giardino che per la prima volta fu ideato per solo piacere estetico (VI sec.a.C.). Solo quando i romani conquisteranno la Grecia e diventeranno frequenti i contatti con l’oriente comincerà a farsi strada nel mondo romano, l’idea  del giardino come spazio verde destinato allo svago e al piacere. Non solo hortus con funzione produttiva ma anche spazio per la coltivazione di fiori. Le prime testimonianze di giardini dotati di peristili con piante ornamentali risalgono al I sec. a.C., è nel corso della prima età imperiale che si sviluppa la moda del giardino “costruito”.

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Con l’arrivo dei primi caldi estivi è esplosa la fioritura delle nostre ortensie che, con la loro caratteristica forma sferica composta di tanti piccoli fiorellini, hanno decorato i cespugli del giardino come piccole mongolfiere, dal blu al lilla, dal verdino al bianco e dal rosa al violaceo.
Quest’anno il nostro giardino pensile ci sembrava particolarmente carino ed accogliente, si è prestato molto bene all’idea di una festa di compleanno per bambini con aperitivo per adulti. Un terrazzamento per ciascuno.

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I preparativi per la festa sono iniziati giorni prima, abbiamo pianificato tutto, giochi, cibo e passatempi.
Con in mano le coroncine da principesse siamo andate ad iscrivere tutti i bambini invitati al laboratorio che si tiene all’interno della Rocca di Dozza : “Dame e Cavalieri incontro al castello”. Talvolta assecondare i desideri dei nostri figli o semplicemente mettersi alla loro altezza giocando con loro credo sia più importante che restare ancorati alle solite regole.

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Ora non rimaneva che aspettare il giorno e questa è stata la difficoltà maggiore, perché prima che arrivi qualcosa di tanto desiderato occorre tempo, occorre tempo per aspettare, tempo per pensare, tempo per immaginare, tempo per desiderare e per sognare. Occorre pazienza. Poi arriva il momento.

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La sangria è perfetta in queste occasioni perché e sempre meglio fare macerare la frutta il giorno prima. Di buon mattino abbiamo tagliuzzato tutti gli ingredienti, condito e assaggiato fino a che il sole non è diventato caldo. Sangria classica e sangria bianca. Per quest’ultima ne esistono di tante versioni perché di fatto è una invenzione recente. La mia versione ha la mela verde, lo zenzero, la menta e naturalmente alcool. Sarò sincera, sarà per il mio passato da barista in locali notturni, ma quando preparo una bevanda o un cocktail viene alla luce la mia anima tentatrice. Tutto il procedimento, spremere, miscelare, lasciare in infusione, distillare, è molto seducente e mi ricorda le pratiche di stregoneria.

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Solo nel pomeriggio con tutta la calma e la spensieratezza che solo un sabato pomeriggio può dare, ho tagliato e cotto le verdure necessarie per il cous cous e preparato il composto per le quiche.  Il giorno dopo era solo da assemblare.

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Una festa in giardino necessità di piccoli spuntini, semplici da mangiare anche in piedi e sopratutto bisognerà prediligere cibo che può essere preparato, o almeno in parte, anticipatamente.
Alici marinate con burro salato allo scalogno, peperoni ripieni, piccole quiche larraine alle zucchine, patatine novelle al forno, un po’ di salumi da tagliare al momento e molto divertente è stato preparare una deliziosa torta ai formaggi con una bella colata di fichi caramellati, le ortensie azzurre del nostro giardino l’hanno decorata. Semplicissima da fare ho montato 250 gr di gorgonzola con 200 di mascarpone poi ho reso il composto più soffice con 50 gr di panna. Basterà riporlo in uno stampo a piacere e lasciarlo rassodare qualche ora nel frigorifero. Al momento di servire riporvi sopra i fichi con la loro colata di zucchero caramellato.

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Il pomeriggio della festa, come ospiti della principessa Semiramide, abbiamo vagato sul giardino pensile fino ad arrivare a goderci una delle prime fresche serate estive.
Prima dell’ora della merenda il giardino era silenzioso e la sangria ghiacciata ha dato grandi soddisfazioni. Quando i bambini sono tornati dalla Rocca, dove hanno giocato a dame e cavalieri, i terrazzamenti si sono prestati per il loro pic-nic.

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Il momento della torta per un bambino è sempre una gran gioia ma per una mamma la torta di compleanno è anche il tempo che passa. Il tempo inevitabilmente trascorre ma se ci prendiamo cura di tutto ciò che amiamo e siamo tutti i giorni grati della vita, oltre ad essere più piacevole affrontare la giornata , noteremo di meno il tempo che scorre .
Diversi filosofi si sono chiesti dove va a finire il tempo passato. Senza entrare nel merito di grandi discorsi io penso che il tempo passato vada a finire semplicemente nei ricordi. Ricordi che si tramandano di generazione in generazione, ricordi che ti aiuteranno sempre ad affrontare meglio il futuro. Ieri e oggi sono il domani.
Ogni candelina sarà il tempo che passa e il giorno dopo sarà già diventata un ricordo.

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Cinque anni fa, quando la prima candelina è stata soffiata, abbiamo piantato un ulivo. Le piante sono strettamente legate alla vita e vivere è contaggioso.
Finita la festa il ringraziamento più gratificante è stata questa frase: “Per fortuna compio gli anni tutti gli anni”.

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Sangria bianca

6 lime
6 mele verdi
Una radice di zenzero in quantità a piacere
Un bel mazzolino di menta.
400 gr di zucchero
1 lt di votka
1 lt di succo di mela senza zucchero
1 lt di pompelmo (tipo aranciata),
3 lt di vino bianco
Quantità a piacere acqua gas.

Tagliare le mele e i lime a fettine sottili. Fare macerare la macedonia insieme allo zucchero e alla votka per almeno una notte. Il giorno seguente aggiungere il succo di mela senza zucchero, il pompelmo (tipo aranciata), il vino bianco e in quantità a piacere acqua gas. Aggiungere lo zenzero tagliato con la mandolina e la menta
Servire ghiacciata: disseta, mette allegria e zitta zitta ubriaca.

Sangria rossa

7 lt di vino rosso
1/2 bottiglia di gin
1 lt di spremuta di arancio
1/2 bicchiere di Gran Marniee
1/2 bicchiere di Cointreau
100 gr di zucchero
8 grosse pesche
3 grosse mele rosse
Qualche chicco di caffè
2 stecche di cannella.

Il giorno prima tagliare la frutta a cubetti e lasciarla macerare tutta notte con tutti gli alcolici tranne il vino e la spremuta di arancio.
Almeno 8 ore prima del momento di servire la sangria, aggiungere il vino e le spezie.

Cous cous alle melanzane

1 porro
1 aglio
1 mazzolino di timo e uno di basilico
1 vasetto da 100 gr di capperi
1 melanzana tagliata a cubetti
4 gambi di sedano
Olive taggiasche
6/7 pomodori San Marzano
150 gr di mandorle sminuzzate
400 gr di cous cous

Tagliare finemente un porro e soffriggere con un aglio schiacciato, timo e basilico.
Aggiungete un vasetto di capperi ben scolati e tostarli.
Aggiungere una melanzana tagliata a cubetti, cuocere aggiungendo acqua un po’ alla volta e salare.
Aggiungere i gambi di sedano tagliati anch’essi a cubetti, non cuocerli troppo o sembreranno lessati tipo minestrone, lasciali croccanti.
Aggiungere le olive taggiasche, almeno due belle manciate.
Tagliare i pomodori San Marzano ( o altra qualità purché dolci) a cubetti e lavarli in modo che perdano la loro acqua e i semi.
Tostare le mandorle sminuzzate.
Unire queste ultime due a fuoco spento ma ancora caldo e mescolare bene.
Preparare il cous c0us come da istruzioni riportate sulla confezione della marca che scegli di usare.
Puoi preparare il condimento il giorno prima aggiungere il cous cous un paio di ore prima di servirlo.
Aggiusta di sale e insaporisci con un po’ di salsa di soia.

Quiche Lorraine alle zucchine.

Dosi per circa 16-18 tortine ome da foto.
1cf di pasta brisée da 300 gr
250 gr di ricotta a scelta
4 cucchiai di parmigiano
3 uova
1 aglio
800 gr di spinaci da pulire
4 zucchine
100 gr di pancetta affumicata
1/2 bicchiere di panna liquida

Montare insieme le uova, la ricotta, il parmigiano e la panna.
Saltare gli spinaci con lo spicchio d’aglio schiacciato, sale e pepe, raffreddare e aggiungere al composto di ricotta.
Saltare la pancetta quanto basta per fare sciogliere il grasso poi eliminarlo prima che si raffreddi.
Tagliare a rondelline sottili le zucchine.
Sistemare la pasta brisee negli stampi, aggiungere sul fondo la pancetta. Con un cucchiaio riempire la tartelletta e riporvi sopra le zucchine tagliate a rondelle.
Infornare a 180 gradi per circa 20-25 minuti

Torta di ciliege

Una torta margherita del tuo forno di fiducia
250 gr di yogurt greco
250 gr di panna montata  zuccherata
150 gr di zucchero
Due cucchiaiate di cocco disidratato
Un cestino di ciliegie succose

Taglia la parte alta della torta. Svuota la parte rimanente lasciando in esterno un bordo di circa 1 cm.
Monta lo yogurt con lo zucchero poi unisci delicatamente la panna montata e il cocco.
Snocciola le ciliegie.
Riempi la torta con il composto ben amalgamato avendo cura di lasciare lo spazio necessario per contenere anche uno strato di ciliegie. Dovrai rimanere un po’ della farcia per ricoprire l’esterno della torta.
Chiudi la torta con la parte superficiale della torta margherita tagliata all’inizio.
Con la spatola ricopri l’esterno della torta con la crema di yogurt rimasta. A questo punto potrai decorare la torta come preferisci. La torta delle immagini è rivestita di caramelle gommose ma sarà molto più buona e sana rivestita di frutta fresca.

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Foto: Simona Xella

Dozza, 13 Agosto 21015